“Codice della Crisi d’Impresa: cosa significa per l’impresa e per l’imprenditore”

Codice della Crisi d’Impresa: cosa significa per l’impresa e per l’imprenditore

I due articoli pubblicati sul Sole24Ore il 7 luglio scorso (vedi allegato) commentano in maniera propositiva la lettera di compliance che l’Agenzia delle Entrate sta inviando, e che invierà, alle imprese contribuenti che sono a debito di piccoli importi di Iva in virtù delle modifiche della riforma della crisi che entreranno in vigore nei prossimi giorni. Non si tratta di un’indebita intromissione del fisco nella vita dell’impresa, come molti hanno pensato, ma piuttosto di un’atto di vigilanza nella corretta gestione aziendale della propria impresa. E’ evidente, infatti, che una ditta che non riesce a far fronte con regolarità alle proprie obbligazioni denota alcune problematiche, lievi o gravi che siano e l’Agenzia delle Entrate interviene a sostegno della salute di un suo debitore. Si tratta di una procedura straordinaria con la sola finalità di supportare la continuità aziendale. Nulla cambia infatti per la procedura di riscossione che seguirà il suo regolare iter Il vero ed importante, anzi fondamentale, cambiamento riguarda la responsabilità degli amministratori, dei revisori e dei sindaci, sia a livello civilistico che penale, qualora decidessero di rimanere inerti di fronte alla segnalazione.

DAL 15 LUGLIO C’E’ UNA SOLA RISPOSTA: il monitoraggio continuo della continuità aziendale e la misurazione dei KPI.

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